Poesie
Problemi d'udito
I problemi sono come gli auricolari, li metti in tasca belli sistemati e quando li riprendi sono più incasinati dell'inferno.
-Andrea Reitano
L'eclissi
Quando ti senti lontana, pensa alla luna costretta a guardare ogni giorno il suo unico amore, il sole, senza mai poterlo abbracciare, perchè sa che se solo ci provasse lei verrebbe polverizzata. E pensa al sole, costretto a guardare ogni giorno il suo unico amore, la luna, senza mai poter distogliere lo sguardo, perchè se solo ci provasse lei scomparirebbe. Adesso pensa alla terra che come una bambina, guarda il bacio di due innamorati, l'eclissi, tanto forte, da far scomparire tutto il resto.
-Andrea Reitano
La nebbia
Guardo la luna in mezzo alla nebbia e mi sembra di guardare i tuoi occhi, li vedo brillare ma non riesco a distinguerne la forma.. Ogni volta ne rimango come rapito, senza riuscire a distogliere lo sguardo, incredulo da quanta bellezza la natura riesca a plasmare.
-Andrea Reitano
Il tonno
Io in un fiume di piranha preferisco essere quel goffo tonno che va contro corrente.
-Andrea Reitano
Il fiore di carta
Prendi la carta e fanne un fiore,
donalo e giurerai eterno amore.
-Andrea Reitano
Completarsi
Fossimo come la nutella staremmo bene su tutto, ma non è così, noi siamo come il cacio e pepe, come dolce e gabbana, siamo come lo Yin e lo Yang, noi stiamo bene solo se stiamo insieme.
-Andrea Reitano
Sotto un cielo di stelle
Ogni tanto fermatevi, sdraiatevi su di un prato verde e iniziate a contemplare il cielo, ma, invece di pensare a quanto voi siate piccoli di fronte all'infinità dell'universo, pensate a quanto piccoli siano i vostri problemi; invece di pensare a quanto lontana sia quella stella che illumina il cielo, pensate a quanto vicina sia la persona che illuminerà il vostro cuore; invece di pensare a quanto grande sia l'universo, pensate a quanto grande sia dare importanza alle piccole cose, perchè in fondo se riusciamo ad apprezzare questo magnifico cielo è solo perchè siamo sdraiati su di un piccolo prato cresciuto su un piccolo pianeta, nell'angolo più remoto dell'universo.
-Andrea Reitano


Ice Cream
La vita è come un gelato, va consumata subito, perché se attendi troppo finisce ti che ti si scioglie dalle mani.
-Andrea Reitano
Sole stellare
Ognuno di noi è una stella, che ha bisogno del proprio sole per risplendere.
-Andrea Reitano
Il giorno e la notte
Noi siamo la rappresentazione
del giorno e della notte.
Io una frenetica esplosione di energia sul sole, tu una calma passeggiata sulla luna.
-Andrea Reitano
La chiave del cuore
Nella vita distribuirai molte chiavi, ma solo una di queste aprirà le porte del tuo cuore.
-Andrea Reitano
Una scritta sul petto
Lo scrivi qui, sul petto, vicino al cuore,
perché in un mondo grigio
saresti l'unico colore.
-Andrea Reitano
Maschere del cuore
Se il mio cuore fosse una bancarella,
tu saresti la maschera più bella.
-Andrea Reitano
La pioggia
È come se la pioggia sapesse cantare, una melodia che non si può suonare, ma che arriva al cuore di chi la sta ad ascoltare.
-Andrea Reitano
Un bacio sulla fronte
Siamo da sempre abituati ad usare la bocca per parlare e gli occhi per percepire il mondo che ci circonda, quando invece, qualche volta dovremmo lasciare alle labbra la libertà di assaggiare l'universo e lasciar parlare i nostri occhi.
-Andrea Reitano


Bull Out
La vita è come una chiusura tra 61 e 70, non importa se non prendi la tripla, puoi sempre chiudere al bull.
-Andrea Reitano
Filastrocche
Fu sera e fu mattina,
Ed Enrica poverina,
Aveva troppe cose da fare,
Che a dar conferma non ci poteva pensare,
Per capriccio o per dispetto,
Quando ci pensava nel suo letto,
Non faceva altro che rimandare,
Quella richiesta un po' banale.
Un si o un no potevan bastare,
Ma ad andrea preferiva far aspettare,
Che ormai passati 7 giorni,
Iniziò a bestemmiar da gallico ai dintorni.
E si è vero porca vacca,
Il mio compleanno mica scappa,
Ma la presenza devo pagare,
Se volete voi mangiare;
E poi dico io,
Ad un amico come me,
Vuoi far calar pure a Dio,
Per aspettar voi ultime ...
Io vi offro divertimento a più non posso,
E tu devi afferrare questa occasione,
Come un cane afferra l osso,
Lanciato dal padrone.
Quindi vi aspetto mi raccomando,
A questa festa che sto organizzando,
A cui proprio non puoi mancare,
Soprattutto dopo tutto questo rimandare ..
Cogli l attimo finché puoi,
Così staremo un poco insiem,
Anzi come dite voi,
CARPE DIEM !
Dai scendi giù dal letto,
E vieni qui che ti aspetto !!!
Chiusi mesi a provare in palestra,
Ci stonate sempre la testa;
Passiam le serate a cantare e scherzare,
Ma forse ogni tanto dovremmo ballare,
Se poi nelle ultime ore,
Poco prima del saggio,
Di fatica e dolore,
Non vorremmo un assaggio...
Ma oggi che è l 8 di marzo,
Dovrei regalarvi qualcosa,
Come dei cristalli di quarzo,
O una semplice mimosa,
Ed io ci tengo davvero,
Quindi vi accontenterete del pensiero.
Ma ora di testo in prosa,
Ne abbiamo abbastanza,
E vi voglio dire un ultima cosa,
Noi della danza,
Siamo delle colonne,
E AUGURI faccio a tutte le DONNE.
Germanò Martina,
Pazza Isterica di Gallico Marina,
E Andrea Reitano,
Che sta scrivendo seduto sul divano.
Amici fin dai tempi della Sila,
Quando ridevano e scherzavano per due/tre giorni di fila,
Finchè un giorno Andrea che cosa mi combina,
Fa una foto e cade tutto in rovina,
Con Martina che arrabbiata dice "Non mi parlare più",
E lui che risponde con un "vabò, facciam come vuoi tu".
Ma ovviamente con Andrea non c'è scampo,
Che come Bonucci dirà "risponderò sul campo"
E quindi è li sul palco,
Di beato fra le donne ,
Che come una birra doppio malto,
Farà bagnare tante gonne,
E lo farà con carisma e simpatia
Ma mettendoci soprattutto tanta tanta fantasia.
E in mezzo a quei sorrisi,
Di bellissime ragazze,
C'era uno che anche in tempi di crisi,
Avrebbe riempito molte piazze,
Era quello di una sua amica,
A cui vuole tanto bene ,
Ma che ora a fatica,
Dice forse manco gli conviene,
Non conviene farle neanche un dispetto,
Se non vuole finire con un coltello in mezzo al petto.
Okay, forse ora stiamo esagerando,
Ma giusto ieri lei lo stava minacciando.
Però, lo sappiamo tutti ormai,
Che lei in realtà non vuole che te ne vai,
Vuole solo che ti calmi un pochino,
E la smetti di fare il bambino.
Infatti ormai la chiaman tutti mamma,
Ed è brava a gonfiare il diaframma,
Quando lo fà, davvero io ti invito,
Preparati a perdere l'udito .
Ora basta, ci stiamo dilungando forse troppo
Ti dico solo quello che è un pò il nostro motto
L'ho cantato ieri,
Mentre tu non c'eri,
È una canzone da far ascoltare anche ai muri,
E si intitola immaturi,
Forse ti dovrei riempire di doni,
Ma io resto umile e ti chiedo solo
MI PERDONI
Signorina Arcati, è con piacere
Che rispondo al mio dovere,
L'ho promesso ed ora mi tocca,
Scrivere per te una filastrocca.
C'era una volta, in un paese lontano
Una ragazza ed il suo alano,
Grande e grosso, un cane di razza,
Sto scherzando, non c'entra una mazza,
Pelo bianco che sembra lana
E un guinzaglio come collana,
Tutina adidog di alta classe
E si esce per strada a comandare le masse,
Sembra una piccola pecorella
Sempre assieme alla sua pastorella,
Si chiama Olaf e no, non é un pupazzo
Ma come l'originale, anche lui mi sta sul ca...
(mi dissocio),
È piccolo, pigro e un po' imbecille
Alla sua età dovrebbe fare scintille
E invece passa il tempo a fissarti negli occhi
Forse cercandoti in testa i pidocchi,
E non parliamo del suo atletismo,
Non voglio utilizzare un eufemismo,
Ma il mio cane sa saltare dal tetto
E lui non sa manco salire sul letto.
Ma ora basta parlare del suo cagnolino
E di quello che fa ogni mattino.
Adesso accendiamo i motori e scendiamo in pista
E parliamo della nostra storia e della sua protagonista.
Alessia, Alessia, beh che dire,
Dal primo momento mi ha fatto impazzire,
Quel suo modo di parlare, dapprima lento e fastidioso,
Ora lo sento più che armonioso,
Si è trasformato in qualcosa di davvero rilassante
E della sua voce sono ad oggi un amante,
Prima di dormire è un toccasana,
Meglio di un dardo nella notte africana,
Da quando sono nel suo giro,
Riesco a dormire come un ghiro.
È un amante degli animali,
Conigli, mucche e anche maiali,
Ne ha visti tanti, quasi tutti
E quelli morti che fai, mica li butti,
Dice "dammeli a me, gli faccio un controllo"
3 secondi dopo gli ha già aperto il collo,
Dalle stelle alle stalle,
È il suo più grande sogno
Non ti racconto balle
E non me ne vergogno,
Anche una stalla sa essere casa,
Non vuole una villa e manco la Nasa,
Umile quando vuole,
Vanitosa quando scherza,
Ma ha una dolce mole
Anche quando parte in terza,
Chiudendo il discorso degli animali a 4 zampe,
Gli ho detto qualcosa di assai elettrizzante,
Piano piano, lo so la convinco,
A voler essere come perry, un ornitorinco.
Adesso parliamo delle origini,
E no, non parlo del parlò del Perù
E neanche della sua gioventù
Ma di qualcosa che fa venire le vertigini.
Infatti il primo incontro tra me e la nostra ancella
(mi dissocio)
Inizia a bordo di una navicella,
Io, lei, e altri 8 pupazzetti
In attesa che un impostore venga e ci affetti,
Ovviamente non parlo della vita reale,
Ma di un gioco non troppo normale,
Si parla di astuzia,
un gioco di mente,
Ci vuole malizia
E vince chi mente.
Quante emozioni ho provato giocando ,
Quanta ignoranza ad ogni secondo,
Quante risate mi stavo piegando,
Quante volte toccammo il fondo;
A volte mi sentivo un cretino,
Con lei che appena vedeva un morto,
Con voce triste e viso smorto,
Gridava "ho trovato un cadaverino".
Poi c'era la coppia che scoppia,
quando sono insieme la scarsezza raddoppia,
Alessia e Martina, compagne di merenda,
Che giocano insieme ma si accusano a vicenda.
Sono storie aliene,
Ma tutto andava bene,
Finché, un giorno come gli altri,
Ci fu un gran conflitto,
Non fummo molto scaltri
E Andrea rimase trafitto.
Una battuta detta male
E succedette il finimondo,
"Andrea ma sei un maiale,
Fatti i cazzi tuoi o ti sfondo"
E Andrea che era allo scuro del malfatto,
Venne insultato e preso per matto,
Provò, a rimediare,
Ma la situazione non faceva che peggiorare,
Fin quando, in una notte di rabbia,
La nostra Alessia, fuoriuscì dalla gabbia,
E preso il telefono in mano
Scrisse ad Andrea con tono Ercolano:
"Brutto coglione, testa di cazzo,
Vengo lì e ti faccio il mazzo,
Ti spezzo le ossa e te le faccio ingoiare,
Se sei geloso fatti curare,
Ti voglio bene e sarò tua amica
Ma niente di più, mi hai capita?
"Parole dure ma nulla di dire,
Solo così me lo poteva fare capire,
Lei un po' spinta nei suoi modi di fare,
Decise così di mai più scherzare,
Ed io: "non lo pensare nemmeno,
Continua a scherzare senza mettere il freno,
Ho capito di averti offeso,
Ma è stato tutto un gran malinteso".
Da quel momento Dopo il gran sgomento,
Andrea e la ragazza di Lima
Divennero più amici di prima.
Tanto parlarono nei giorni seguenti,
Di hobby, di cibo e di futuri eventi;
Ora conosco ogni suo preferito,
Cosa piace al suo gusto e anche al suo udito,
Dalla pasta, pistacchio, pancetta e burrata,
Fino alle patatine fritte a fine serata,
Ormai dei pinguini è una fan sfegatata,
Li andrà a vedere anche se fuori portata,
Lei balla e canta per tutto il paese
E forse da me ha troppo alte pretese,
Non ballo da un anno ma son sicuro resterà incantata,
Quando finalmente potrem ballar una bachata;
Io che la guardo come fosse una ladra
E lei che mi dice "Reitano, cos'è che non ti quadra".
La sua risata, una hit mondiale,
Ogni volta mi sembra carnevale;
Spero un giorno di poter essere invitato,
Nel suo gazebo che sembra fatato,
Ci sono stati tutti, manco solo io,
Forse faccio prima a chiedere a Dio.
Lei ha la memoria di un pesce rosso
Io di quel colore quando mi sono commosso,
Per quel buon natale col cuore finale,
Che forte i miei occhi fece lacrimare,
Ed è per questo che son qui sta notte,
Mentre parlo con te delle tue guanciotte,
Spero che questo mio pensiero,
poco prima della fine dell'anno,
Ti faccia rivalutare il giorno del tuo compleanno.
Avrei voluto regalarti un Mon Cherì,
Chiamandoti Mon Amì,
Ma ti dovrai accontentare di un regalo fatto col cuore
E che ha richiesto di lavoro, molte ore,
Di parole sono ormai sazio
Anche perchè mi è finito lo spazio
Se continuo a scrivere si farà mattina,
Quindi la chiudo qui, dicendoti auguri sTortina.
Era il 2017, precisamente il 19 di maggio
Ed è proprio quel giorno che iniziò il nostro viaggio.
Dalla porta della Lion Dance entra un ragazzo,
Si chiama Andrea ed è un po' in imbarazzo,
Anche impaurito a dir la verità,
Perchè si trovò di fronte ad una nuova realtà,
Una realtà fatta di danza, musica e allegria,
E che l'avrebbero portato a scrivere questa poesia,
Dedicata ad una ragazza,
Bella,divertente e solare,
Ma che come la sua razza,
È assai difficile da conquistare.
Lei stava sempre lì, seduta sul ciglio della porta,
A pensare a non so chi e degli altri poco importa.
Il suo nome è Jenny ed il suo cognome è un po' strano,
Presente solo in cinque comuni da Reggio fino a Milano.
A parlar bene di lei non si può sbagliare,
Perché la sua semplicità è solo da ammirare.
Ma ovviamente nessuno è perfetto,
Eh si, forse glielo possiam trovare qualche difetto,
Vediamo un po' cosa posso dire,
È vero, ogni tanto mi fa imbestialire,
Quando ad esempio la invito a ballare,
Ma lei no, deve sempre farsi pregare,
Prima lo chiedo con gentilezza,
E lei, forse colpa della sua timidezza,
Mi abbandona nel momento del bisogno
Dicendo "No dai, che mi vergogno",
Finché non mi si annebbia la vista,
E la prendo per mano trascinandola in pista.
Un altra volta che mi ha fatto arrabbiare,
È quando le volevo consegnare
Un bell'invito con sopra la mia faccia
E lei ci ha abbandonato senza lasciar traccia.
Osservandola da un altro punto di vista,
C'è da dire che purtroppo è interista,
Quindi fa parte di quella brutta gente,
Abituata ad essere perdente
E lo potranno dire 1000 volte,
Noi abbiamo vinto il triplete,
Ma non ti puoi sentire un conte,
Se sei vestito da prete.
Non chiedetemi dove ha la residenza,
Che non ne sono a fatto a conoscenza,
E se sei così "fortunato",
Da, a casa sua, essere invitato,
Per un po' di tempo dovrai viaggiare,
se da lei vuoi arrivare,
Un mese, un giorno e un paio d'ore,
Visto che abita a casa del Signore.
Ma adesso basta parlare di lei che si potrebbe montare la testa,
E con il rischio di alzare un po' troppo la cresta.
Perdendo un po' di quella umiltà che l'ha sempre contraddistinta
E che in questa storia ha fatto di lei la protagonista.
Per Andrea invece, quel giorno come oggi
Non ci furono molti elogi
E infatti l'accoglienza non fu delle migliori
Tutti a dire "stai fermo ma quanto ti muovi"
Ma per lui che si muoveva anche quando dormiva,
Da una parte gli entrava e dall'altra gli usciva
E così continuava a correre e saltare,
Senza mai riuscirsi a fermare.
Ma ora che siamo al verso 62,
E di rime ne ho fatte tante,
Ci mancan solo la mucca, l'asinello e il bue,
E possiamo passare alla parte importante.
Iniziamo dal dire il perché di questo poema,
Che nasce per risolvere un problema,
Quello di riparare alla sua furia
Causata da una storia,
Dove era presente un sondaggio,
Con un semplice messaggio,
Chiedevo solo mais o cotoletta,
E lei si è arrabbiata in tutta fretta,
Mi ha scritto "basta, mi hai deluso",
"Tu con me davvero hai chiuso".
"Cel'ho con te, mi hai umiliata",
"Era persino meglio l'insalata",
E Andrea rispose un po' sorpreso,
Mantieni la calma, mi avrai frainteso,
Io l'ho fatto con tutto il cuore,
Perchè credevo nel tuo ardore.
Ma lei proprio non ne voleva sapere,
Di accettare le scuse del nostro cavaliere.
Lui però non è un tipo che getta la spugna,
Perchè lui il perdono se lo guadagna,
Ci ha provato in tutti i modi,
dico davvero,
Ha scritto canzoni, poesie e anche le lodi,
Ricevendo un giudizio un po' troppo severo,
Soprattutto per lui che poveretto,
È un ragazzo umile, onesto e anche schietto.
Te lo ha chiesto in ginocchio
E anche vestito da finocchio,
Ormai non sa più come fare,
Per farsi perdonare,
Quindi ci ha messo tanta fantasia,
Scrivendoti questa poesia.
E se ti senti un po' confusa,
Ti capisco e ti chiedo scusa,
Ti riempirei anche di doni,
Ma per me sono più importanti le emozioni
Quindi te l'ho chiederò ancora 1000 volte,
Anzi milioni ,
Cara Jenny, MI PERDONI?
Pensieri e Riflessioni
Come si misura la vita ?

Io credo che la vita non sia fatta di secondi, minuti, ore, giorni e anni ...
Ma credo che la vita si misuri in esperienze ...
Perché non è il passare del tempo che ti fa crescere, ma sono le esperienze che ti fanno crescere, belle o brutte che siano, non cambia, perché penso che non esistano belle o brutte esperienze, ma solo esperienze, diverse solo per importanza, quale più, quale meno, ma tutte abbastanza importanti per essere ricordate e per farne tesoro; c'è gente che ha vissuto una vita senza però approfittare della loro occasione e gente che forse non ha vissuto molto ma ha vissuto molto intensamente e sono proprio quest'ultimi che possono dire veramente di aver vissuto la vita.
Ed è proprio per questo che a me piace viaggiare, che non mi sono mai perso una gita, che cerco di cogliere tutte le occasioni per fare esperienze, che anche se non finiranno bene non importa, perché saranno comunque esperienze che mi aiuteranno a crescere e che hanno fatto di me quello che sono oggi.
È per questo che credo che la vita vada vissuta senza paura e con la convinzione che mai nulla potrà andar male perché anche il dolore potrà guarire ed anche il male potrà trasformarsi in bene.
Nient'altro che noi...

Sai.. sono proprio in questi momenti che la tua mancanza diventa insopportabile ... perché sai che basterebbe una cosa sola, solo una, per risolvere tutto, che il solo suo esistere sarebbe stata la chiave d'accesso al paradiso terrestre, dove ti senti invincibile. Quella cosa sei tu accanto a me, perché queste ultime notti insieme sono state magiche, quasi come immersi in una dimensione da sogno, perché quando eravamo insieme il tempo cessava di esistere e attorno a noi si estendeva come una folta nebbia che copriva tutto ciò che non era importante e quindi non rimaneva nulla, c'eravamo solo noi, nient'altro che noi.
Cosa significa danzare ?

Il mio primo vero anno immerso in questa realtà; realtà che prende il nome di famiglia nello stesso momento in cui i cuori di tutti noi cominciano a battere simultaneamente facendoci sentire parte di una cosa sola, una forza inarrestabile forgiata dall'impegno, dalla tenacia e dalla passione che ogni giorno mettiamo in quello che facciamo ... perchè danzare è lottare contro tutto ciò che ci trattiene, tutto ciò che ci affonda, tutto ciò che pesa e appesantisce, è scoprire con il proprio corpo l’essenza, l’anima della vita, è entrare in contatto fisico con la libertà.